La teoria della Ghianda
Scopri la teoria unica della ‘Ghianda’, un concetto profondo esplorato nel celebre saggio ‘Il codice dell’anima’ di James Hillman, mentore di Selene Calloni Williams. Simona Trabucco, immaginalista formatasi presso Imaginal Academy, ha adottato questo potente simbolismo per rappresentare il nostro potenziale unico e inespresso. La Ghianda simboleggia il seme del destino, la chiamata dell’anima che è presente fin dalla nascita. Anche se spesso dimenticata nell’età adulta, questa chiamata può essere riscoperta e nutrita attraverso un viaggio di introspezione e connessione con la nostra infanzia.
La Ghianda ci ricorda che ogni aspetto della nostra vita, ogni incontro e ogni esperienza, è un tassello essenziale del mosaico dell’anima.
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La visione immaginale
Secondo la teoria della Ghianda di Hillman, l’anima è la creatrice di tutte le immagini della nostra vita, una visione che si allinea con il concetto buddista della Ruota del Samsara e l’idea induista di Shiva, il dio danzante che genera l’esistenza. Questi concetti richiamano la fisica quantistica, dove la materia è vista come onde pulsanti. In questo contesto, la materialità e l’oggettività del mondo sono percezioni illusorie. Il valore delle immagini è un principio comune a tutte le tradizioni spirituali, sottolineando la natura immateriale dello spirito. La visione immaginale ci libera dalle limitazioni del tempo e causa-effetto, riconnettendo l’io sociale con l’io naturale. Questa prospettiva, familiare alle tradizioni animaliste, ci permette di vivere una vita piena, libera da paure e sofferenze, tipiche dell’io mentale ed egoico intrappolato nella dualità.